E’ stato presentato lo scorso dicembre a Padova il progetto “Doti Imprenditoriali per l’Autonomia”, l’iniziativa promossa da Etisos Foundation con il patrocinio del Comune di Padova e il contributo di BCC Veneta, che unisce innovazione sociale, formazione e finanza etica per offrire nuove opportunità di riscatto economico a persone in condizioni di vulnerabilità. Il Progetto rappresenta una risposta concreta da parte di istituzioni ed enti del territorio alla crescente necessità di emancipazione economica per donne in uscita da situazioni di violenza, persone migranti, rifugiati e cittadini in difficoltà economica o sociale.
Grazie al contributo di BCC Veneta, sarà possibile assegnare doti imprenditoriali da 5.000 euro ciascuna a dieci beneficiari, coprendo spese fondamentali per l’avvio di microimprese.
In questo modo la Banca offre un sostegno a chi, provenendo da esperienze di violenza domestica, marginalità economica o esclusione dai canali ordinari di credito, desidera costruire un futuro attraverso l’autoimprenditorialità.
Essere banca di territorio, per BCC Veneta, significa andare oltre al ruolo di istituto di credito per farsi parte attiva di un ecosistema che promuove sviluppo economico, crescita sociale, morale e culturale.
Nasce a Padova “Doti Imprenditoriali per l’Autonomia”, un progetto promosso da Etisos Foundation con il patrocinio del Comune di Padova e il contributo di BCC Veneta.
“Con questa iniziativa vogliamo superare la logica dell’assistenza, costruendo percorsi di reale autonomia economica e di inclusione. - dichiara Fabio Salviato, Presidente di Etisos Foundation - Doti Imprenditoriali per l’Autonomia è un modello che integra formazione, mentoring e microfinanza per generare impatto sociale duraturo.”
Il progetto rappresenta una risposta concreta alla crescente necessità di emancipazione economica per donne in uscita da situazioni di violenza, persone migranti, rifugiati e cittadini in difficoltà economica o sociale.
Così l’Assessore Antonio Bressa commenta la bontà dell’iniziativa per la quale il Comune di Padova ha dato il suo patrocinio
"Guardiamo a questo progetto con grande interesse perché sostenere la nascita di nuove microimprese significa dare dignità, autonomia e futuro a persone che spesso restano ai margini del sistema economico. Come Amministrazione crediamo fortemente nello sviluppo di percorsi che uniscano formazione, accompagnamento e microfinanza, perché solo così l’inclusione può diventare reale, duratura e apportare un contributo al nostro tessuto economico. Siamo orgogliosi che Padova sia il luogo in cui parte questa esperienza."
L’obiettivo del progetto è quello di attivare almeno dieci nuove microimprese nel primo anno, generando occupazione e favorendo la partecipazione economica di chi, spesso, resta ai margini dei circuiti produttivi tradizionali. Il progetto è reso possibile grazie a una prima e significativa donazione di BCC Veneta
Grazie, infatti, al contributo della nostra Banca, sarà possibile assegnare doti imprenditoriali da 5.000 euro ciascuna a dieci beneficiari, coprendo spese fondamentali per l’avvio di microimprese.
“Il nostro impegno come credito cooperativo - dichiara Flavio Piva, Presidente di BCC Veneta - è quello di accompagnare il cambiamento ed essere motore di opportunità e coesione sociale. E per farlo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti: istituzioni, associazioni e comunità locali. Progetti come questo, in cui ciascuno fa la propria parte, consentono di trasformare la fragilità in autonomia, generando valore condiviso e futuro sostenibile per il nostro territorio."
Oltre al contributo a fondo perduto, Etisos Foundation offrirà agli assegnatari percorsi personalizzati di formazione e accompagnamento con mentor esperti, nonché l’accesso a una rete territoriale di supporto composta da istituzioni, associazioni di categoria e operatori di finanza etica.
La raccolta fondi per finanziare il progetto è attiva. Potete scoprire di più e contribuire al progetto sul sito di Etisos Foundation: www.etisos.it
“Doti Imprenditoriali per l’Autonomia” è la dimostrazione che la fragilità non è un destino, ma un punto di partenza verso una nuova possibilità di indipendenza e partecipazione attiva alla vita economica della comunità.