Il 3 giugno, a Vicenza, al Teatro Olimpico, si è svolta l’Assemblea della Federazione Veneta della BCC, per fare il punto sulla situazione del Credito Cooperativo regionale e approvare il bilancio dello scorso anno.
A margine, una sessione plenaria di dialogo e confronto sul tema “Il Veneto, L’Europa e L’Oriente”, per celebrare l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, il più famoso Veneziano al mondo.
A fine anno le Banche di Credito Cooperativo associate alla Federazione erano 10 (ora sono nove in virtù della recente aggregazione che ha dato vita a BCC Veneta), il numero di Sportelli raggiunge le 378 unità, i Soci sono oltre 105 mila, mentre i Dipendenti sfiorano quota 2800.
“Dopo la forte crescita registrata nel passato esercizio - ha commentato il Presidente della Federazione, Flavio Piva (Presidente anche di BCC Veneta) - il totale attivo in forma aggregata delle Banche associate si assesta a quota 22,8 miliardi di euro; la raccolta da clientela raggiunge i 16,2 miliardi con il dato sulla raccolta complessiva che si attesta a 27,5 miliardi di euro (+7,1% rispetto al dato dell’esercizio precedente)”.
Con 18 miliardi di euro di impieghi, rimane forte il sostegno all’economia locale e alle imprese, pur in un contesto delicato e particolare, dove l’inflazione, il rialzo dei tassi di interesse e un generale clima di incertezza, dovuto agli scenari di guerra e alle ripercussioni internazionali, hanno influito sul clima di fiducia e sulla propensione di famiglie e aziende a intraprendere nuovi progetti e investimenti. Il margine di intermediazione cresce da 671 milioni di euro del 2022 a 788 milioni di euro, registrando un incremento del 17,3% su base annua, con il margine d'interesse che svolge un ruolo significativo nell'aumento complessivo (+24,2%), passando da 461 a 572 milioni di euro. Nel corso del 2023, le rettifiche su crediti sono ulteriormente diminuite, scendendo da 57 milioni di euro del 2022 a 11,3 milioni di euro (-80,2%).
Il risultato netto d’esercizio delle BCC Associate è ulteriormente incrementato dai 194 milioni di euro del 2022 a 293 milioni (+51,1%), accrescendo ulteriormente il patrimonio e di conseguenza la solidità bancaria. Il rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione si è ridotto dal 60,4% di fine 2022 al 55,3%, indicando un miglioramento dell’efficienza operativa.
Oltre a svolgere un ruolo di rappresentanza verso le Istituzioni, la Federazione Veneta sta lavorando attivamente per promuovere progettualità e servizi comuni in diversi ambiti e un dialogo costante e dinamico con il territorio sui grandi temi.
“Nel 2023 abbiamo lavorato su una decina di progettualità che spaziano dal Welfare, con la creazione e il rilancio delle Mutue venete, alla formazione identitaria, dalla comunicazione e dai progetti di divulgazione sui temi della cooperazione al supporto alle Direzioni in tema di L.231 e report qualitativi. - spiega il Direttore Generale, Piero Collauto - Siamo impegnati su progetti di educazione finanziaria per i giovani e per le scuole e assistiamo le BCC nella creazione di modelli per le imprese nel settore primario. Ma ci siamo anche in tema di sostenibilità e nell’organizzazione di momenti di riflessione e di confronto comuni, dove ci poniamo come coordinatori dell’attività delle banche, stimolando l’adozione di buone pratiche e di collaborazioni tra associate”.
Al termine dell’Assemblea, la proposta di un confronto sul tema “Il Veneto, L’Europa e L’Oriente”, per celebrare l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Marco Polo. Un viaggio che ha ripercorso le orme del Veneziano più famoso al mondo, quel giovinetto che oltre 700 anni fa partiva verso la Cina. Ma anche un sottile fil rouge moderno tra storia, economia e attualità.
“Marco Polo è l’emblema dell’uomo moderno: in lui troviamo coraggio, curiosità, tenacia, forza, capacità di relazione, empatia, apertura mentale. – spiega il Presidente Flavio Piva - Il suo viaggio straordinario racconta la cultura dei popoli incontrati, la singolarità di alcuni paesaggi, la ricchezza delle tradizioni, della storia tramandata, degli usi e costumi, delle invenzioni, di cose mirabili e degne di essere conosciute. Un percorso che ci insegna l’amore per la conoscenza, il desiderio di scoprire, di progredire, di intessere relazioni, di migliorare il mondo con la nostra umanità. L’illustre veneziano ci insegna che un ponte può esistere, che va creato, che una via può essere tracciata”.
Il Credito Cooperativo Veneto ha lanciato con questo evento un ponte culturale verso un futuro di prosperità e di pace, che si nutra di valori, di obiettivi e di voci. Voci di conoscenza, di analisi, di stimoli, di confronto.
“Ecco perché oltre a Federico Rampini, che ha raccontato di un suo recente viaggio in Cina e ha disegnato uno spaccato della situazione geo-politica internazionale - rilancia il Presidente della Federazione - abbiamo cercato quattro prospettive diverse e complementari di sviluppo, affidate al racconto delle esperienze di Tiziana Lippiello, sinologa, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Gino Gerosa, cardiochirurgo e Direttore UOC Cardiochirurgia Azienda Ospedale - Università di Padova, Mauro Pastore, Direttore Generale del Gruppo BCC Iccrea, e Barbara Beltrame Giacomello, imprenditrice e Vicepresidente di Beltrame Group. Gli ospiti sono stati intervistati sui temi della cultura, della scienza, della finanza e dell’impresa dal giornalista e conduttore televisivo Luca Telese.