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BCC Veneta ha avuto l’onore di partecipare alla conferenza stampa indetta per promuovere, la cerimonia ufficiale per il centenario della Campana dei Caduti "Maria Dolens" di Rovereto, che si è tenuta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un evento dal forte valore umano, storico e istituzionale, che ha riunito autorità civili, militari e religiose per rendere omaggio a un simbolo universale di pace e memoria.
La Campana dei Caduti fu voluta nel 1924 dal sacerdote roveretano Don Antonio Rossaro, che ebbe l’intuizione di fondere i cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima Guerra Mondiale per creare un monumento capace di trasformare strumenti di morte in un messaggio di fratellanza tra i popoli. Fusa a Trento e battezzata “Maria Dolens”, la campana fu inaugurata ufficialmente il 4 ottobre 1925. Collocata oggi sul Colle di Miravalle è la campana più grande al mondo che suoni a distesa. Ogni sera emette 100 rintocchi in memoria di tutti i caduti di tutte le guerre, senza distinzione di fede o nazionalità.
Durante la cerimonia commemorativa, il Presidente Mattarella ha deposto una corona d’alloro ai piedi della campana e ha rivolto un messaggio profondo e attuale, richiamando l’attenzione sull’urgenza, oggi più che mai, di costruire un mondo fondato sulla pace, sulla dignità umana e sulla solidarietà. Il Presidente ha sottolineato come il suono di “Maria Dolens” non sia soltanto memoria, ma anche appello al futuro, affinché le nuove generazioni possano riconoscersi nei valori di dialogo, non violenza e responsabilità collettiva.
La città di Rovereto, riconosciuta ufficialmente come "Città della Pace" è da sempre custode di questi valori. Per BCC Veneta, essere presenti in questa terra e in questo momento così significativo ha rappresentato un’occasione di riflessione e di testimonianza concreta. In quanto banca del territorio, siamo profondamente legati ai luoghi, alle comunità e ai simboli che esprimono la nostra identità e i nostri principi.
Essere accanto alle istituzioni in un’occasione tanto importante rafforza il nostro ruolo di presenza attiva nel tessuto sociale, capace di coniugare la memoria del passato con una visione di futuro fondata su pace, cooperazione e sviluppo condiviso.