Venezia diventa teatro di un’iniziativa culturale unica, dove l’arte diventa ponte tra mondi apparentemente lontani e strumento di rinascita personale. Giovedì 13 novembre, alla Scuola Grande di San Teodoro, è stata inaugurata la mostra “Dipingiamo la Libertà”, frutto di un laboratorio creativo che ha coinvolto le detenute del Carcere femminile della Giudecca e gli studenti del Liceo Artistico Marco Polo e della Scuola Media Francesco Morosini.
Il progetto, promosso da Venezia Pesce di Pace in occasione dei 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova e con il sostegno di BCC Veneta, Fondazione Archivio Vittorio Cini e Photo Know How, ha prodotto 38 opere che raccontano storie di libertà, dialogo e riscatto. I pennelli e i colori hanno trasformato il laboratorio in uno spazio dove espressione artistica e crescita personale si incontrano, creando un ponte tra istituzione penitenziaria e comunità scolastica.
L’inaugurazione ha ricevuto una visita di grande rilievo: il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, colpito dalla forza espressiva dei lavori, ha sottolineato come il progetto rappresenti “un lavoro delicato che sprigiona bellezza in un contesto difficile”, evidenziando il valore dell’arte nella promozione della consapevolezza e del reinserimento sociale. Presenti anche il Provveditore regionale Rosella Santoro e la direttrice dell’istituto, Maurizia Campobasso.
Un aspetto innovativo riguarda il ruolo attivo delle detenute: cinque di loro sono state scelte come guide della mostra, partecipando così direttamente alla narrazione e alla valorizzazione dei lavori. Il successo dell’iniziativa è immediato: otto opere sono già state acquistate, tra cui “24 mani”, lavoro collettivo della classe 4F del Marco Polo, scelto dal collezionista Giovanni Alliata.
La mostra si è arricchita da una lettera di incoraggiamento di Papa Leone IV nella quale il Santo Padre ha rivolto un invito a tutta la comunità veneziana e del territorio circostante a scoprire come l’arte possa aprire spazi di libertà anche dove sembrano impossibili, trasformando il gesto creativo in un messaggio di inclusione, crescita e speranza.
Con il sostegno di BCC Veneta, questa iniziativa conferma il ruolo della Banca nel promuovere progetti culturali e sociali che generano benessere per la comunità, valorizzando talenti e storie capaci di ispirare un cambiamento positivo.