Un recente articolo di Carlotta Scozzari su Affari & Finanza – La Repubblica (4 agosto 2025) racconta la forza e la resilienza del Credito Cooperativo in Italia, sottolineando il valore della mutualità, dell’autonomia e del presidio territoriale. In un contesto di concentrazione bancaria e trasformazioni normative, le BCC confermano la loro identità cooperativa, garantendo accesso al credito e servizi in aree spesso dimenticate dai circuiti tradizionali.
Numeri significativi descrivono il modello: 218 BCC attive, 4.095 sportelli, presenza diretta in 2.507 Comuni, di cui 781 esclusiva. Il CET1 del sistema raggiunge il 26,7%, con un patrimonio di quasi 27 miliardi di euro. Le BCC rappresentano l’unica banca in molti centri minori, confermando un ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.
Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse, e Giuseppe Maino, Presidente del Gruppo BCC Iccrea, ribadiscono come il presidio fisico e relazionale sia imprescindibile, anche nell’era digitale, per offrire consulenza ad alto valore aggiunto e assistere famiglie e imprese nei momenti cruciali della vita. Il modello cooperativo resta fedele alla propria natura mutualistica, conciliando innovazione, servizio e radicamento sul territorio, senza rinunciare all’identità e all’autonomia delle singole Banche.
BCC Veneta continua a interpretare questi valori, confermando l’impegno a fianco delle comunità in cui opera, valorizzando relazioni, crescita sostenibile e accesso al credito.