| ||
Un luogo carico di simbolismo e storia, l’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, ha ospitato le celebrazioni per il 60° anniversario della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, un traguardo importante che ha riunito le rappresentanze del Credito Cooperativo e figure di rilievo del mondo economico, culturale e sociale.
Il convegno intitolato “Storie venete di frontiera – dal labirinto dei sentieri del fare al vero senso di comunità” è stato l’occasione per una riflessione profonda sul ruolo delle banche cooperative nei processi di trasformazione economica e sociale. Un ruolo che BCC Veneta interpreta da protagonista, da oltre sei decenni, con uno sguardo sempre orientato al futuro e ai bisogni dei territori.
In apertura dei lavori, il Presidente della Federazione, Flavio Piva, ha rimarcato il significato profondo dell’evento e dell’identità cooperativa:
«Saranno per noi giornate di ascolto, di confronto e di approfondimento. L’occasione per una riflessione su una modalità di "fare banca" che ha consentito di includere finanziariamente e socialmente milioni di persone».
I dati illustrati confermano la solidità e la vicinanza delle BCC al territorio: raccolta complessiva in crescita del 6,8%, oltre 29 miliardi di euro, e impieghi saliti a 19,4 miliardi, in controtendenza rispetto al sistema bancario nazionale. Un segnale tangibile del radicamento nel tessuto locale e del supporto a progetti di vita e d’impresa.
In un contesto che vede il ridursi degli sportelli bancari tradizionali, BCC Veneta e le consorelle venete scelgono la presenza, con una rete che copre il 68% del territorio regionale e un presidio fondamentale nei piccoli comuni, contribuendo a evitare fenomeni di desertificazione bancaria.
La giornata ha visto anche interventi autorevoli, come quelli di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, dell’imprenditore Matteo Marzotto e della direttrice della casa circondariale di Vicenza, Luciana Traetta. Di rilievo anche la presentazione della ricerca “Il Veneto che cambia: dare fiducia ai territori”, commissionata dalla Federazione alla CGIA di Mestre, che ha messo in luce punti di forza e criticità del contesto regionale.
BCC Veneta, parte attiva di questo lungo percorso di cooperazione e fiducia, rinnova il proprio impegno per una finanza etica, inclusiva e orientata al bene comune, capace di generare valore autentico per soci, clienti e territori.