“Partecipare” è stata la parola chiave della 6° edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile che si è svolto dal 3 al 6 ottobre a Firenze. Per andare oltre il Pil e guardare alla felicità collettiva, promuovere un nuovo paradigma, capace di andare oltre l’homo oeconomicus e fare del profitto uno strumento e non un fine.
Quattro giorni di confronto e dibattito, per approfondire come sia possibile un’alternativa equa e inclusiva ai modelli di sviluppo che abbiamo praticato sino ad oggi. Valori in cui il Credito Cooperativo si riconosce, protagonista in diversi panel del Festival, contribuendo con la propria esperienza e raccontando quel modo differente di fare economia, guardando alla sostenibilità ambientale e civile, alla comunità di domani e al bene comune, anche oltre confine.
Di forte impatto, tra gli altri, il confronto dedicato ai valori del Buon Vivir, a cui hanno preso parte l’economista Alberto Acosta, già Ministro dell’Energia e delle Miniere e Presidente dell’Assemblea costituente dell’Ecuador negli anni 2007 – 2008, e Chiara Piva, referente Federcasse del progetto “Microfinanza Campesina” in Ecuador del Credito Cooperativo. Perché è proprio al Buon Vivir che si ispira la missione della cooperazione di credito nel paese andino: vent’anni di lavoro comune che raccontano una grande storia di successo costruita con piccoli passi, di riduzione delle diseguaglianze, di creazione di lavoro e di imprenditoria.
Il Festival, nel corso degli anni, ha costruito un percorso chiaro, consolidando il suo ruolo nel mondo economico e producendo documenti strategici e indicazioni operative, che stanno cambiando l’approccio culturale del Paese. Tra questi il Rapporto sul ben-vivere e la generatività delle province italiane 2024, frutto di un lavoro di ricerca che prosegue ormai da sei anni. La ricerca è stata coordinata da NeXt Economia, con il supporto del Festival Nazionale dell’Economia Civile, di Federcasse e il finanziamento di Fondo Sviluppo.
Quest’anno, in particolare, due capitoli del Rapporto sono stati dedicati a come il modello Credito Cooperativo sia capace di aumentare il livello di partecipazione e di soddisfazione di vita dei cittadini, contribuendo a ridurre le diseguaglianze fra aree geografiche del paese e fra diverse tipologie di comune.
Tra le tante novità del Festival Nazionale dell’Economia Civile, la presentazione del progetto per la realizzazione della prima Civil Social Business City. Un modello di rete-distretto per l’economia sociale e civile, che prevede la collaborazione tra aziende, università e terzo settore per risolvere le problematiche socio-ambientali dei territori.
Proprio in quest’ottica, la prima giornata del Festival ha ospitato l’Hackathon dedicato ai giovani e agli studenti, che con le loro idee contribuiranno allo sviluppo concreto di una nuova idea di città, solidale e inclusiva. Di particolare interesse, il progetto presentato dal Gruppo di Lavoro formato dai Giovani Soci BCC e dai Giovani di Confcooperative.