Un passo importante e decisivo: a metà settembre, infatti, il Comune cittadino ha inviato il Climate City Contract di Padova alla Commissione Europea, che ora ha un mese di tempo per una prima considerazione formale del documento ed eventualmente chiedere revisioni e aggiustamenti del progetto. Dopo di che, a partire dal 15 ottobre, comincerà la valutazione nel merito, che durerà presumibilmente quattro mesi. Un impegno, quello di puntare alla “neutralità climatica”, che coinvolge anche BCC Veneta, che fa parte dei soggetti che sostengono l’iniziativa.
La Missione dell’Unione Europea per le città climaticamente neutre e intelligenti rientra nel programma di ricerca e innovazione Horizon Europe per gli anni 2021-2027 e si focalizza sulla riduzione delle emissioni climalteranti nelle aree urbane europee, all’interno del quadro più ampio del Green Deal Europeo.
Le città, pur occupando solo il 4% della superficie terrestre dell'UE, ospitano infatti il 75% dei cittadini, consumano oltre il 65% dell'energia e rappresentano oltre il 70% delle emissioni di CO2. La Missione coinvolge autorità locali, imprese, associazioni, cittadine e cittadini, nonché autorità regionali e nazionali, allo scopo di rendere 100 città smart e climaticamente neutre entro il 2030; garantire che queste città fungano da centri di sperimentazione e innovazione per traghettare tutte le altre allo stesso risultato entro il 2050.
Il 30 aprile 2022 Padova è stata selezionata come una delle 100 città pilota che ambiranno alla neutralità climatica entro il 2030, dando così il via a questo percorso che impegnerà la città negli anni a venire e che affonda le proprie radici nel Paesc - Piano d’azione per l’energia sostenibile ed il clima.
Le altre città italiane coinvolte nella missione sono Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Parma, Prato, Roma e Torino.
Che cosa è la neutralità climatica
La neutralità climatica si riferisce all'idea di ottenere emissioni nette di gas serra pari a zero riducendo tali emissioni, in modo che siano uguali (o inferiori) a quelle che vengono eliminate attraverso l'assorbimento naturale del pianeta, secondo la definizione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Ridurre le emissioni climalteranti significa intervenire in tre macro ambiti:
- le emissioni dirette relative a fonti situate nel Comune di Padova, quali ad esempio le emissioni associate al riscaldamento delle abitazioni civili (ambito 1);
- le emissioni indirette relative a fonti emissive situate in altro Comune, ma per consumi energetici che si verificano nel Comune di Padova, quali ad esempio i consumi elettrici;
- altre emissioni indirette derivanti da attività situate a monte e a valle della catena di consumo associata a beni e servizi che vengono fruiti nel Comune di Padova.
Come raggiungere la neutralità climatica
Alle città coinvolte nella Missione di neutralità climatica viene richiesto di pianificare azioni, politiche e programmi per ridurre le emissioni.
Vista la difficoltà nell’azzerare completamente le emissioni di un territorio, a causa di vincoli tecnici o economici (emissioni hard-to-abate), la Missione consente di conteggiare fino al 20% delle emissioni climalteranti come residuali, in parte compensabili attraverso misure di assorbimento di gas serra che si realizzano nel Comune (ad esempio attraverso la messa a dimora di alberi).
Il Climate City Contract di Padova e gli Accordi per il Clima
Il primo impegno delle città selezionate per questa Missione è la predisposizione del cosiddetto Climate City Contract, un documento strategico nel quale vengono identificate le azioni da realizzare per azzerare le emissioni nette di gas serra all’interno del territorio urbano, con quantificazione delle riduzioni previste, la pianificazione temporale e il relativo piano finanziario.
Il Climate City Contract di Padova è stato presentato alla Commissione Europea in data 14 settembre 2024, ed è al momento in fase di valutazione (il Piano d’Azione del CCC di Padova).
Un elemento fondamentale per la riuscita della strategia di decarbonizzazione di Padova è l’impegno collettivo della città, cominciato con il coinvolgimento degli stakeholder nel percorso partecipato “Padova 2030” svoltosi nella primavera 2023, e finalizzato nei cosiddetti Accordi per il Clima.
Tali Accordi, sottoscritti ad oggi con 36 realtà locali pubbliche e private, associazioni, banche (tra le quali BCC Veneta) ed enti di ricerca (i firmatari del CCC di Padova), dimostrano l’impegno concreto del territorio per il raggiungimento della neutralità climatica di Padova, e prevedono la descrizione dell’azione individuata, la riduzione emissiva prevista e l’impegno economico necessario per la sua implementazione.
Gli Accordi per il Clima, così come l’intero Piano, non sono da considerarsi un documento cristallizzato nel tempo. Negli anni a venire sarà possibile aggiungere nuove azioni e nuovi firmatari al Climate City Contract di Padova, al fine di rafforzare le sinergie del territorio e la strategia tutta.
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