L’urgenza di avviare processi virtuosi che coniughino le problematiche ambientali con pratiche ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) è uno dei grandi temi che stanno affrontando le imprese anche di casa nostra. Un impegno che esige scelte chiare ma anche risorse. Su tali tematiche si sono confrontati a Padova i giovani del Leo Club di Piove di Sacco, che hanno coinvolto nel dibattito BCC Veneta.
“Clima-ESG. Binomio di sostenibilità come requisito finanziario”: questo il titolo messo al centro del dibattito organizzato dal Leo Club di Piove di Sacco (i giovani del Lions Clubs), al quale hanno partecipato come relatori, il professore Mauro Varotto, docente Geografia all’Università di Padova, e Gianluca Sartori, Direttore Crediti di BCC Veneta.
“La scelta di questo tema – spiega Giulio Toffano, Presidente del Club – è stata dettata dalla necessità di affrontare in maniera molto concreta un argomento che ormai è diventato un’urgenza: quello di coniugare sostenibilità con attività economiche, imprese, vita sociale. Il nostro Club, come in generale i Lions, sono da sempre attenti a una visione integrale della società, all’insegna di uno sviluppo compatibile e armonico nelle sue varie componenti. Ci rendiamo perfettamente conto che una svolta all’insegna di una maggiore compatibilità ambientale e rispetto del pianeta sarà un impegno che esigerà molto da parte di tutte le componenti, in particolare delle imprese; per questo abbiamo voluto sondare quali possano essere i risvolti economici e finanziari di tale evoluzione, che dovrà coinvolgere le aziende non soltanto nella loro attività, ma anche nel modo di essere al proprio interno”.
“La partecipazione di BCC Veneta – continua il Presidente – è stato una scelta ben precisa e nasce dalla constatazione che il tessuto imprenditoriale locale è composto prevalentemente da piccole e medie aziende, le stesse a cui si rivolge prevalentemente una banca locale, come appunto la BCC. E devo dire che l’opzione è stata quanto mai opportuna in merito alle indicazioni che ci sono giunte”.
“Va anche detto – conclude Toffano - che questo è stato soltanto un primo incontro, l’avvio di un cammino che sarà ancora lungo e avrà bisogno di ulteriori approfondimenti, ma per noi era molto importante cominciare concretamente ad affrontare un tema che sarà nodale nello sviluppo futuro della nostra comunità”.